sabato 24 novembre 2012



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giovedì 13 settembre 2012

I DIECI COMANDAMENTI del perfetto fidentino contro

Prima di leggere il testo dei "dieci comandamenti del perfetto fidentino contro", occorre precisare alcune cose molto importanti.
A) Dalla pratica, sappiamo che l'osservanza dei "dieci comandamenti del perfetto fidentino contro"  è un dovere di tutti i credenti nei ciarlatani e venditori di olio di serpente, e che tramite la loro osservanza qualcuno  si fa un tesoro con le slot machine.
B) Dalla grammatica, sappiamo che ding an sich ha a che fare con  il telos, e quello lo sconsigliamo ai deboli di stomaco.
Comunque, voilà, recuperate da un villano in un pantano sul monte Simai, ecco le tavole della legge:

1.
Preferite sempre la chiave di lettura cospirazionista rispetto alla chiave di lettura noiosamente banale: le spiegazioni naturali sono per i sempliciotti.

2.
Alla bisogna usate questa formula magica: «Tutto è possibile». In questo modo potrete far passare  qualsiasi scemenza come qualcosa di serio su cui riflettere: sarà poi un gioco da ragazzi passare da «possibile» a «probabile», da «probabile» a «praticamente certo» e da «praticamente certo» a «provato al di là di ogni dubbio».

3.
Quando state discutendo, la tecnica migliore per “provare” la vostra ipotesi è quella di iniziare con una supposizione, e, quando si arriva a metà discussione, riferirsi alla supposizione non ancora verificata come se fosse un fatto assodato.

4.
Fate affermazioni del tipo «tutti sanno che...», «mi hanno detto che...», «è risaputo che...» e fatevene portavoce.

5.
Riferitevi a chiunque non si dichiari immediatamente e totalmente d’accordo con voi, come ad un mentecatto troppo stupido per capire le vostre meravigliose intuizioni, oppure come un “venduto e servo del potere” al soldo di qualche maligna entità, pagato al solo scopo di mentire e depistare.

6.
Cambiate versione spesso e volentieri, a secondo di cosa vi fa più comodo al momento, infischiatevi della coerenza.

7.
Se quello che avete scritto o detto viene smentito, contrattaccate; se viene smentito da qualcuno che per il resto sostiene la vostra posizione, accettate la correzione e lasciate cadere la cosa.
In entrambi i casi, dopo qualche giorno, ripetete tutto da capo ed esattamente come prima, fingendo che nulla sia successo.
Dopo tutto siete gli eredi diretti di quei ciarlatani e venditori di olio di serpente che vivevano alle spalle dei gonzi rifilando loro immani schifezze spacciate per miracolose panacee: certe antiche tradizioni vanno rispettate, perbacco!

8.
Nel caso siate in difficoltà, andatevene sbattendo la porta, con frasi del tipo «ho meglio da fare, che discutere con voialtri [insulto a piacere], addio» o anche «non ho tempo da perdere,io, con certi [insulto a piacere] come voi, addio» e variazioni sul tema.

9.
Date velatamente del bugiardo a chiunque vi si opponga, o tentate qualche altra tattica che, sperabilmente, lo faccia arrabbiare: per esempio ignorate le sue spiegazioni, fraintendetele ripetutamente, fate finta di non capire o qualificate qualsiasi obiezione come insufficiente (esempio classico, esclamare: «tutto qui?»).

10.
Travisate le affermazioni altrui  criticando  non le vere argomentazioni di chi vi contesta ma una loro versione storpiata e facilmente smontabile.
E, come sempre, fregatevene altamente della coerenza; il vostro target sono i boccaloni irrecuperabili, potrete e dovrete far riferimento ai vostri sempre, anche se invisibili, “numerosissimi” sostenitori; se avete un blog usate senza moderazione la moltiplicazione dei "commenti anonimi" cambiando il nik,  e la massa dei suddetti boccaloni si allineerà, inciampando gli uni addosso agli altri nella foga di uscire dal gregge del «popolo bue» per entrare nel  gregge virtuale degli impuniti.